La paralisi del sonno è una condizione che colpisce moltissime persone in tutto il mondo, rendendo il loro riposo decisamente meno soddisfacente e piacevole. Quando si parla della paralisi del sonno, si fa riferimento ad un disturbo del sonno in cui la persona è consapevole, ma incapace sia di muoversi che di parlare: questo avviene durante il risveglio oppure poco prima di prendere sonno.
Questa non è una condizione che ha delle ripercussioni sulla salute dell’organismo, ma può provocare un fortissimo senso di paura ed anche di ansia: gli episodi di paralisi hanno una durata diversa, che va dai pochi secondi fino a 2 minuti. Anche se si tratta di un’evenienza che non ha una lunga durata, le persone he la vivono la descrivono come un’esperienza davvero interminabile, in quanto è davvero turbante.
Quando l’episodio di paralisi termina, l’individuo non avverte alcun postumo e ricomincia a muoversi così come anche a parlare come se non fosse successo nulla: si tratta di un episodio abbastanza comune, che può colpire fino al cinquanta percento della popolazione umana.
Solamente il 5% delle persone che ne ha sofferto, però, vive degli episodi di paralisi con una cadenza regolare. Questa condizione interessa uomini e donne con la stessa frequenza, ma interessa specialmente adulti e giovani, nello specifico tra i 25 e i 45 anni.
Fattori di rischio della paralisi del sonno
La paralisi del sonno è un vero e proprio disturbo che rende le ore di riposo notturno sicuramene molto meno soddisfacenti, in quanto rende il riposo molto più turbolento, causando addirittura ansia nelle persone che vivono questa sensazione. Tale condizione può essere scatenata da una lunga privazione del sonno ma anche da un fortissimo stress fisico e psicologico che interessa il paziente.
Ci sono poi altri fattori che contribuiscono ad un aumento del rischio di soffrire di questa condizione, come ad esempio il fatto che si dorme in posizione supina oppure la presenza di una componente genetica all’interno dello sviluppo del soggetto. Non a caso, è stata notata un’altissima incidenza di questa condizione specialmente nei gemelli monozigote; in aggiunta a questo, un altro fattore di rischio è l’assunzione di massicce dosi di alcool, caffeina, droghe ed alcol.
Questi sono alcuni fattori scatenanti di questo disturbo, ma nella maggior parte dei casi non è possibile capire quali sono gli eventi scatenanti che spiegano la manifestazione della paralisi. Non si dimentichi inoltre che la paralisi del sonno può manifestarsi anche quando inquadrata all’interno di altre patologie, come ad esempio la carenza di potassio, la narcolessia e l’abuso di sostanze nocive per il corpo.
Quando la paralisi del sonno non si inserisce in queste condizioni, viene definita isolated sleep paralysis, mentre se questi sono frequenti e intaccano la vita del paziente, prendono il nome di recurrent isolated sleep paralysis.
Cause principali
La paralisi del sonno si inserisce all’interno di quelle che vengono definite le parasonnie, ovvero la grande famiglia dei disturbi del sonno: questa viene causata da una vera e propria alterazione dei cicli che si susseguono durante il sonno. Ormai è risaputo che all’interno del sonno c’è un’alternanza tra le fasi REM e le fasi non REM: la fase non REM è quella che si presenta direttamente dopo essersi addormentati ed è divisa in quattro fasi diverse.
Invece, per quanto riguarda la fase REM questa arriva dopo la fase non REM e dura 25 minuti: una volta che finisce questa tutto il ciclo ricomincia da capo, per un totale dei 4 o 6 cicli completi durante una notte intera. In particolare, la fase non REM è quella nella quale l’organismo è in grado di riposare e di rigenerarsi, mentre la fase REM è quella all’interno della quale avvengono i sogni e finisce non appena ci si sveglia.
Durante la fase REM i muscoli sono totalmente privi di tono e paralizzati, al fine di evitare che si mimi quello che avviene quando si sogna. Nel caso della paralisi del sonno succede che quando ci si risveglia, proprio prima della fase REM, i muscoli non si sveglino del tutto, rimanendo ancora paralizzati: ecco perché si è vigili e coscienti ma non si ha la possibilità di muoversi.
Diagnosi della paralisi
Per diagnosticare la paralisi del sonno, che è un vero e proprio disturbo del riposo, si utilizza il racconto che viene fornito dal paziente, escludendo quelli che sono gli altri disturbi del sonno che sono in grado di spiegare quelli che sono i sintomi di questo evento, come la narcolessia. In primo luogo, si chiede al paziente se viene dedicata una quantità sufficiente di ore al riposo notturno: generalmente, si dovrebbe dormire dalle sette alle otto ore ogni notte.
Successivamente, si chiede se si sta vivendo un periodo di stress psicologico o fisico in quel preciso momento della propria vita: si tratta di fattori importanti per lo sviluppo di questa tipologia di disturbo che intacca il riposo notturno. Oltre a questo, si chiede al paziente se si assumono delle sostanze come la caffeina, l’alcool, la nicotina oppure altre droghe con consistenza: come si è visto, queste rappresentano sicuramente die fattori di rischio che causano l’insorgenza di tale problematica.
[popolamento-aproffondimento titolo=”Carenza e mancanza di sonno: sintomi e rimedi” link=”https://www.ellefarma.com/carenza-e-mancanza-di-sonno-sintomi-e-rimedi/”]
Infine, si chiede al paziente come si presenta il disturbo, come si manifesta, quando dura l’episodio di paralisi, cosa si prova quando si è paralizzati, se si vivono delle allucinazioni nel corso della paralisi e se ci sono casi di narcolessia o cataplessia in famiglia. La cataplessia è un fattore importante per comprendere se si soffre di narcolessia, in quanto consiste alla perdita del controllo dei muscoli.
Sintomi tipici
Sicuramente, il sintomo principale che si avverte nel corso della paralisi del sonno è l’incapacità di muoversi quando ci si risveglia o quando ci si addormenta. Nel corso di un episodio di paralisi si possono anche però percepire dei suoni che in realtà non esistono, come ad esempio sussurri, voci, ronzii e sibili: questi sono ovviamene associate a delle intense emozioni di panico forte, ansia e paura.
Oltre al senso di intorpidimento, molto spesso il paziente si sente proprio trascinato fuori dal letto e di essere sospeso in aria: ci sono poi persone che affermano di avvertire dei formicolii oppure delle vibrazioni sul corpo durante la paralisi. Ci sono altri soggetti che affermano di soffrire di allucinazioni terrificanti nel corso di questa paralisi, in quanto si trovano in un fortissimo stato di paura e di panico.
Molte persone affermano di trovarsi di fronte delle creature soprannaturali che sono in grado di soffocare oppure terrorizzare l’individuo: questo porta di conseguenza a difficoltà respiratorie e pressione sul petto. Un altro esempio è dato dall’ingresso di una figura minacciosa nella stanza nel momento in cui l’individuo è fermo paralizzato nel suo letto.
Informazioni importanti
Dopo aver conosciuto quelli che sono i sintomi e le manifestazioni di questo disturbo del sonno, molti potrebbero pensare che la paralisi del sonno è pericolosa. In realtà, moltissimi studi scientifici dimostrano che non ci sono dei rischi associati a questa patologia: come si è detto, episodi frequenti interessano solo il 5% della popolazione.
In aggiunta a questo, regolarizzando il proprio sonno e superando il periodo di stress che si vive, è possibile allontanare il rischio di soffrire di una paralisi del sonno. Generalmente, si tratta di un’esperienza fastidiosa da vivere, in quanto causa paura e panico nel soggetto che l’affronta, ma non ci sono delle ripercussioni ne fisiche ne psicologiche nei soggetti che ne soffrono.
In conclusione, si può affermare che la paralisi del sonno non rappresenta un pericolo, ma se persiste può causare un peggioramento della qualità del sonno: ecco perché, se dura troppo, deve essere assolutamente risolta.