Integratori di ferro per anemia: scopri di più

Gli integratori di ferro sono ideali quando c’è bisogno di reintegrare questa sostanza all’interno del corpo, specialmente in caso di carenza.

Quando si parla di ferro, si fa riferimento ad un elemento chimico che ha come simbolo Fe e come numero atomico 26.

Esso è l’elemento più comune sulla terra e nella sua forma ionica ha un ruolo fondamentale per la vita umana.

Il ferro è contenuto all’interno di moltissimi alimenti diversi, generalmente di origine animale.

Proprio questi alimenti sono in grado di apportare delle quantità sufficienti nella sua forma biologicamente più attiva.

Spesso il ferro viene assunto insieme alla vitamina C, la quale è in grado di aumentare il suo assorbimento.

Questo procedimento avviene nell’intestino tenue grazie al suo basso pH gastrico.

Una carenza di ferro è molto più comune nelle donne fertili o incinte, e questa si manifesta sotto forma di anemia sideropenica.

L’escrezione di questa sostanza avviene in modo fisiologico con la desquamazione degli epiteli.

L’eccesso di ferro potrebbe causare dei problemi e la sua tossicità si manifesta spesso in coloro che soffrono dei disturbi metabolico genetici.

Questa è causata dall’accumulo di ferro negli organi ed è chiamata siderosi.

Va ricordato anche che il ferro interagisce con alcuni farmaci, e per questo è necessario fare attenzione a quali potrebbero essere gli effetti collaterali degli integratori con il ferro.

A che servono gli integratori di ferro

Gli integratori che contengono ferro sono spesso consigliati a coloro che presentano una scarsa o insufficiente quantità di questa sostanza all’interno dell’organismo.

Il ferro è un minerale del quale l’organismo umano ha necessità per funzionare in modo adeguato.

Il ferro serve a formare l’emoglobina, che è una proteina il cui scopo è quello di trasportare l’ossigeno a partire dai polmoni e in tutto il corpo.

Questo minerale serve inoltre ad aiutare i muscoli ed a immagazzinare l’ossigeno per utilizzarlo.

Il ferro è inoltre usato per produrre tessuto connettivo e fa parte della struttura molecolare di numerosi enzimi.

Il corpo ha fortemente bisogno della giusta quantità di ferro in quanto una sua carenza comporta l’anemia sideropenica.

Tuttavia, se si assumono integratori con ferro quanto esso non è carente nel corpo, si può danneggiare l’organismo, portando ad un avvelenamento.

Questo avviene perché, a differenza di altri nutrienti, un eccesso di ferro non viene escreto dall’organismo.

Ecco perché bisogna sempre chiedere il parere del proprio medico prima di assumere tali integratori.

Per sapere quali sono i livelli di ferro contenuti all’interno del corpo basta semplicemente effettuare un prelievo di sangue, in modo da comparare i propri risultati con quelli che sono i valori di riferimento.

Proprietà dell’integratore di ferro naturale

Una carenza di ferro si manifesta nel momento in cui non sono disponibili delle sufficienti scorte di ferro per sopperire alle esigenze di corretto funzionamento dell’organismo.

Una carenza può essere asintomatica e non viene diagnosticata in alcuni casi, mentre in altri casi si manifesta e quindi vengono consigliati degli integratori con il ferro.

L’anemia sideropenica è invece una condizione più preoccupante, in quanto si tratta di una carenza di ferro che si protrae nel tempo e non permette all’organismo di fabbricare sufficienti globuli rossi.

L’organismo riesce a produrre i globuli rossi anche nel corso di una carenza di ferro, ma ovviamente una carenza di ferro rallenta fortemente la produzione di essi.

L’anemia sideropenica consiste dunque nella riduzione della quantità circolante di globuli rossi.

Sono diverse le cause che possono condurre a una carenza di ferro e all’anemia sideropenica.

Nelle donne in età fertile, le mestruazioni causano queste condizioni a causa della perdita di sangue.

Spesso ciò avviene anche in gravidanza, in quanto l’organismo necessita di una maggior quantità di ferro per nutrire il feto.

Anche il sanguinamento gastrointestinale può portare alla carenza di ferro, e questo si verifica spesso negli uomini e nelle donne in menopausa.

L’insufficienza renale cronica causa la carenza di ferro, così come anche il malassorbimento causato da diverse malattie infiammatorie quali la celiachia.

È raro che la causa di una carenza sia una dieta in cui il minerale è consumato in modo scarso.

Sintomi della carenza di ferro e funzioni degli integratori alimentari

La carenza di ferro può essere causata da diversi fattori, e ci sono dei casi in cui rimane silente e per questo può essere difficile accorgersene.

Ci sono però dei casi in cui la carenza di ferro si associa a diversi sintomi, ai quali bisogna prestare attenzione perché avvertono della necessità di integratori di ferro per il corpo.

Nel breve periodo, una carenza lieve di ferro non porta dei significativi sintomi, in quanto il genere è in grado di utilizzare le scorte che sono accumulate all’interno del fegato, dei muscoli, del midollo osseo e della milza.

Nel momento in cui le scorte iniziano a diminuire drasticamente, ci potrebbero essere dei casi di anemia, quindi un abbassamento di quelli che sono i livelli di emoglobina nel sangue.

Questo processo porta ad una riduzione della quantità di ossigeno che viene trasportata dai polmoni verso il resto dell’organismo.

Ciò causa alcuni sintomi come ad esempio l’affaticamento, la debolezza, il picacismo (si tratta di un forte desiderio di mangiare ghiaccio, monete, capelli o terra.

Tra i sintomi è poi possibile menzionare il battito cardiaco irregolare, il fiato corto, il pallore delle mucose e della pelle, la sensibilità al raffreddamento ed al freddo.

Ci sono poi altri sintomi come la sindrome delle gambe senza riposo, il capogiro, il mal di testa, la sonnolenza, la sincope, la formazione di ulcere sulla lingua oppure le unghie a forma di cucchiaio.

Effetti collaterali degli integratori di ferro per anemia

Gli integratori di ferro devono essere assunti in modo attento, al fine di evitare quelli che possono essere alcuni effetti collaterali.

Se si soffre di intolleranza gastrica, gli integratori di ferro possono essere assunti nel corso del pasto.

Si può anche aumentare il numero di somministrazioni quotidiane in dosi ridotte.

Sono diversi gli effetti collaterali che alcuni integratori di ferro causano , come ad esempio la diarrea, la nausea, la stitichezza, il vomito, la colorazione nera delle feci ed i dolori addominali.

Gli integratori di ferro contengono ovviamente dosaggi inferiori rispetto ai farmaci che vengono prescritti per il trattamento di anemia sideropenica.

Gli integratori con ferro naturali sono spesso assunti insieme alla vitamina C, all’acido folico, alla vitamina B12 ed a quella B6 in modo da incrementare i loro effetti.

La terapia per trattare la carenza di ferro inizia con dosaggi ridotti che tendono a crescere in modo progressivo, in modo da evitare quelli che possono essere i dosaggi indesiderati.

Si consiglia di protrarre il trattamento per tre o quattro mesi dopo il raggiungimento del regolare livello di emoglobina.

Gli integratori con il ferro devono essere tenuti lontani dalla vista e dalla portata dei bambini, in quanto essi possono essere dannosi per i bambini.

Integratori di ferro e alimenti che lo contengono

A proposito di ferro, è possibile consultare numerose tabelle in cui è riportato il contenuto di questa sostanza all’interno dei diversi alimenti.

Tuttavia, va ricordato che la quantità assorbita in molti casi non è l’intera quantità disponibile, ma solo una piccola frazione.

Questo è causato da numerosi fattori come ad esempio la quantità ed il tipo di ferro ingerito, ma anche gli altri alimenti che sono contenuti nello stesso pasto.

Va considerato anche il grado di acidità dello stomaco, l’attività del midollo osseo e lo stato dei depositi di ferro che sono contenuti all’interno dell’organismo.

Molti pensano che gli spinaci siano un’ottima fonte di ferro: questo è vero, ma il problema che il ferro assorbito dagli spinaci è pochissimo.

È possibile distinguere due tipologie di ferro, quello EME e quello non-EME: il primo si trova in alcuni prodotti di origine animale, mentre il secondo in alimenti vegetali o prodotti animali fortificati.

Dunque, ciò che conta non è la quantità di ferro presente nell’alimento, quanto piuttosto la sua biodisponibilità, ovvero la quantità che l’organismo davvero utilizza.

Alimenti che contengono ferro come gli integratori

Il ferro è contenuto in moltissimi alimenti e in moltissimi casi è possibile assumere la quantità sufficiente anche solo attraverso la dieta.

Questo è valido anche per i soggetti vegani: essi ovviamente devono rispettare una dieta equilibrata e varia.

Bisogna però sottolineare che l’intestino sa adattarsi in modo efficace a delle diete povere oppure prive di ferro EME.

Esso fa ciò aumentando la capacità di assorbimento di quello non-EME.

Tra gli alimenti più ricchi di ferro è possibile menzionare

  • carne magra
  • pollame
  • pesce
  • uova
  • semi
  • fegato
  • pasta
  • pane
  • riso integrale

Al fine di aumentare la quantità di ferro che viene assorbita all’interno dell’organismo è possibile mettere in pratica alcune strategie.

Una di queste è consumare alimenti ricchi di ferro insieme ad alimenti che contengono vitamina C.

L’acido ascorbico si trova all’interno della verdura e della frutta, ma può essere assunto anche attraverso gli integratori alimentari.

La vitamina C è infatti in grado di migliorare in modo sensibile l’assorbimento di alcune sostanze nutritive, quali il ferro.

Ecco perché si consiglia di condire la carne con il limone, oppure bere della spremuta di arancio dopo.