Prodotti a base di uva ursina
Utilizzare un integratore di uva ursina è molto comune fra chi ha problemi intestinali o quando c’è bisogno di un’azione antibatterica rapida ed efficace.
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Questa pianta, oltre a queste proprietà molto utili e pratiche, è anche in grado di migliorare l’attività intestinale, del fegato e della vescica.
Con questo prodotto risulta molto più semplice eliminare le tossine e i batteri all’interno delle urine, modificando in positivo l’acidità dell’urina. All’interno delle bacche di uva ursina si trova un’abbondante quantità di molecole idrochinone e metilldrochinoe.
Queste sono molto utili a favorire la corretta attività intestinale, del fegato e anche di altri organi molto importanti per il corpo. Con questi integratori è possibile eliminare tutti i batteri e riuscire anche ad avere un’ottima azione antinfiammatoria utile per il corpo.
Un integratore di uva ursiva viene usato anche per le sue doti antiossidanti. Queste sono molto utili per aumentare la resistenza e le difese immunitarie all’interno del corpo, così da poter prevenire moltissime malattie o influenze e virus stagionali.
Cos’è l’uva ursina
Un integratore di uva ursina può essere utilizzato per vari scopi, grazie al principio attivo e alle ottime caratteristiche di questa pianta, la cui bacca ha grandi poteri curativi per il corpo. Questa pianta è diffusa nel nord Europa, in Ansia e nel nord America.
Cresce anche nelle Alpi e negli Appennini e i suoi frutti sono delle bacche dal colore rosso molto intenso, contenente una polpa molto acida e farinosa. Il nome deriva principalmente dal fatto che gli orsi vanno ghiotti per queste bacche nello specifico, che risultano essere molto facili da mangiare.…
Le foglie, raccolte prima della fioritura, sono in grado di essere usate sia fresche che essiccate per tantissime preparazioni, come tisane, bevande o simili. In erboristeria è infatti possibile trovare sia l’integratore all’uva ursina sia le foglie secche da utilizzare a proprio piacimento.
Un integratore di uva ursina non può essere utilizzato come sostituto di una dieta salutare e sana, in quanto potrebbero nascere moltissime problematiche. Per migliorare questo aspetto, oltre a limitare l’uso dell’integratore di uva ursina, è buona regola parlare con un esperto del settore in grado di migliorare l’alimentazione.
A cosa serve l’integratore di uva ursina
Le proprietà principali dell’integratore di uva ursina sono quelle di riuscire a migliorare le funzionalità intestinali del corpo umano. Ciò permette ai liquidi di uscire con più facilita, alle urine di non essere acide e ai batteri di scomparire prima di passare ad altri organi.
L’uva ursina sotto forma di integratore è anche uno dei metodi migliori per preservare il lavoro del fegato, specialmente per chi ha problemi di alcolismo o di alimentazione. L’azione antibatterica di questo prodotto è in grado di migliorare le funzionalità della vescica.
Le modalità d’uso possono essere differenti, a seconda del formato di integratore o del problema per la quale lo si sta assumendo. In ogni caso, è molto importante utilizzare l’integratore di uva ursina quando c’è bisogno di un sostegno verso l’attività antisettica.
Moltissimi ricercatori hanno ancora dubbi su quanto l’uva ursina possa realmente avere effetti positivi sul corpo umano. Per ora la ricerca scientifica non ha ancora trovato motivo per credere che questi dubbi siano reali e che questo prodotto possa effettivamente rovinare la salute umana.
Come utilizzarlo
L’integratore di uva ursina può essere utilizzato seguendo i dosaggi riportati all’interno della confezione. In alcune circostanze questi dosaggi vengono prescritti dal medico, che può consigliarne di più o di meno a seconda della problematica corrente.
Quando non si vuole utilizzare un integratore ma si preferisce il prodotto secco o fresco, i metodi di preparazione e le modalità di utilizzo sono davvero tanto. Si può ad esempio creare un infuso, versando acqua bollente sulle foglie secche e aspettando che l’estratto esca nell’acqua.
Stessa cosa può essere fatta con il decotto, una preparazione molto simile. In questa si parte da acqua fredda fino a farla bollire, per poi filtrare più volte il risultato finale così da eliminarlo da tutte le varie impurità presenti nelle foglie o nella stessa acqua.
Se si cerca una preparazione meno ricca di tannini, oltre all’integratore di uva ursina si può preparare un macerato. Qui bisognerà lasciare riposare il composto per almeno 12 ore, e questa preparazione è altamente consigliata pre tutti i soggetti che sono gastro sensibili.
Controindicazioni ed effetti collaterali
L’integratore di uva ursina, come la stessa uva in purezza, sono altamente sconsigliate alle persone in gravidanza o in allattamento. Altre condizioni per la quale sarebbe meglio evitare il prodotto sono le allergie ai principi attivi e le insufficienze renali o i problemi ai reni.
Non viene mai consigliato l’uso alle persone al di sotto dei 12 anni, per una questione di sviluppo e di problemi ai reni che potrebbero insorgere. L’utilizzo di questo prodotto, sia come integratore che in modo naturale, non dovrebbe protrarsi per più di 2 settimane.
Molto spesso l’integratore di uva ursina rende l’urina di un colore tendente al nere/marrone, e ciò molto spesso porta a tantissime preoccupazioni. L’effetto è ovviamente normale e pur essendo sgradevole da vedere è solo una controindicazione estetica e non grave.
Usare dosaggi troppo elevati può portare a moltissimi problemi gastrici. Questi rendono lo stomaco molto più sensibile, provocando problematiche come nausea, vomito e difficoltà a dormire o ad ingerire altro cibo che tende ad evacuare molto più velocemente per via dei problemi gastrici.
Avvertenze su integratore all’uva ursina
Molto spesso usare l’uva ursina naturale non reca gli stessi benefici dell’integratore di uva ursina, in quanto quest’ultimo ha un contenuto molto più specifico. Oltre ciò, in tante occasioni, l’uva ursina venduta normalmente non è di altissima qualità, ed oltre a non recare giovamento non risulta essere molto buona da bere o da usare a seconda della preparazione scelta.
È quindi molto più semplice utilizzarla sotto forma di capsule piuttosto che come infuso, decotto o macerato, specialmente perché queste sono più facili da trasportare. Per chi ha bisogno, infatti, di un uso più frequente di questo prodotto, non può non usare capsule o integratori.
Pur essendo naturali e bio, le foglie secche e le bacche sono molto scomode da portare con se, specialmente se c’è bisogno di produrre infusi o tisane in quantità elevate. Per chi soffre di problemi alla vescica, bisogna far molto attenzione ai dosaggi da utilizzare, in quanto quantità sbagliate potrebbero provocare parecchi problemi fisici ed infiammatori.
Per qualsiasi problema o interazione negativa con l’integratore di uva ursina è importantissimo chiedere subito consiglio o recarsi da un medico. Lui potrà risolvere qualsiasi problemi e riuscire a capire se le interazioni negative possono essere legate a delle allergie particolari o a problemi facilmente risolvibili.
Informazioni importanti
L’integratore di uva ursina è un prodotto molto comune, derivante proprio da questa pianta molto nota dell’America, in grado di risolvere moltissimi problemi legati specialmente all’intestino, all’uretra e al fegato. Le sue funzionalità aiutano a migliorare la fuoriuscita dei liquidi e il normale funzionamento degli organi appena citati.
Oltre ciò, è importantissimo capire che questo integratore, pur essendo un prodotto alimentare naturale, non va inteso come sostituto di una dieta sana e bilanciata. Ciò potrebbe infatti portare a moltissimi problemi di salute, e nel caso dovesse succedere è importantissimo contattare il medico di base.
Non sono presenti molti effetti collaterali, ma è importante non prescrivere ne far assumere a persone in gravidanza o in fase di allattamento. È anche fondamentale tenere questo prodotto lontano da tutte le persone al di sotto dei 12 anni e dei bambini in modo generale.
Pur essendo un ottimo prodotto naturale è importantissimo evitare che questo venga assunto per un periodo troppo lungo, in quanto ciò potrebbe portare a varie problematiche molto serie. Si consiglia infatti di non prolungare l’utilizzo per più di 2 settimane, a meno che la prescrizione o la causa per la quale si sta assumendo il prodotto non descrivano chiaramente la necessità di usare il prodotto per un tempo superiore.