La vitamina D è una sostanza importantissima per il corpo, in quanto svolge un grande numero di funzione: in generale le vitamine sono indispensabili per l’organismo, in quanto lo aiutano a svilupparsi, crescere e compiere molti processi. Ecco perché una carenza non è tollerata. In particolare, la vitamina D è ottima per l’organismo in quanto consente a quest’ultimo di assorbire il calcio, che è il minerale di cui sono maggiormente composte le ossa.

Ecco perché una carenza di vitamina D può portare, a lungo andare, a patologie e problemi inerenti alle ossa: tra queste, è possibile menzionare patologie gravi come l’osteoporosi ed anche il rachitismo. Secondo quanto scoperto negli ultimi anni, questa vitamina ottima sembra essere coinvolta in degli importantissimi meccanismi dell’organismo, atti a proteggere il corpo da quelle che sono le numerose malattie croniche extrascheletriche.

Dunque, questa vitamina riesce a prevenire la formazione di alcuni tumori, come quello al colon, alla prostrata e ad al senso, ma anche al pancreas, ed alcune patologie come le malattie autoimmuni, quelle cardiovascolari ed il diabete. Infine, non è da sottovalutare il fatto che la vitamina D è indispensabile per il corretto funzionamento del sistema nervoso, del sistema muscolare ed infine anche del sistema immunitario.

Come evitare una carenza di vitamina D

La vitamina D non è una sostanza che il corpo produce in modo naturale e proprio per questo motivo deve essere introdotta all’interno dell’organismo attraverso diverse modalità, in particolare: il sole, l’alimentazione e gli integratori. Per quanto riguarda il sole, è stato scoperto che il corpo riesce a produrre in modo autonomo la vitamina D solamente quanto si passa una quantità di tempo sufficiente esposti al sole.

carenza vitamina d

Numerosi studi dimostrano che un primo passo da compiere per evitare una carenza di vitamina D è quello di passare almeno dieci minuti al giorno esposti al sole: si tratta tuttavia di una cosa non del tutto facile da compiere, per diversi fattore. Un fattore che può incidere è sicuramente la stagionalità, in quanto ci sono mesi dell’anno in cui il sole non spunta dalle nuvole anche per giorni o per settimane.

Un altro fattore è sicuramente l’orario del giorno, in quanto i raggi del sole sono più intensi dalle 10 del mattino alle 15; ancora, vanno presi in considerazione la copertura nuvolosa, l’inquinamento atmosferico e la latitudine. Non si dimentichi ovviamente che l’esposizione ai raggi solari deve avvenire in modo responsabile, in quanto i raggi del sole, che sono ultravioletti, portano al fotoinvecchiamento, e quindi ad un invecchiamento precoce.

Sintomi principali

Quando si segue un’alimentazione bilanciata e ci si espone in modo prudente ai raggi del sole, è praticamente impossibile sviluppare una carenza di vitamina D: tuttavia, anche se si tratta di un’evenienza abbastanza rara, la carenza di vitamina D esiste. Per valutare l’entità della carenza bisogna effettuare delle analisi del sangue, in quanto si tratta di una carenza che nella maggior parte dei casi è silente.

Ci sono poi soggetti in cui la carenza di vitamina D porta con se diversi sintomi, come ad esempio i dolori muscolari cronici: ad esempio, i bambini colpiti da questa carenza iniziano a camminare più tardi degli altri e necessitano di sedere più spesso. La vitamina D non è importante solamente per assorbire il calcio, ma anche il fosforo: si tratta di minerali importantissimi in quanto vanno a costituire le ossa, e senza di loro il rischio di fratture è dietro l’angolo.

Di conseguenza, uno dei risvolti peggiori di una carenza di vitamina D è il maggiore rischio di osteoporosi, fratture, osteomalacia ed infine rachitismo. Uno dei sintomi che una carenza di vitamina D è in atto può sicuramente essere un abbassamento delle difese immunitarie: sembra esserci una correlazione tra una mancanza di questa vitamina e un maggiore rischio di contrarre febbre, raffreddore ed altri virus.

Alcuni studi effettuati di recente hanno osservato che la problematica della pressione alta, comune a moltissime persone in tutto il mondo, sembra aumentare mano mano che ci si allontana dall’equatore, mentre invece altre ricerche hanno mostrato che i problemi cardiovascolari sono più frequenti in alcune stagioni dell’anno. Tali ricerche sembrano illustrare che la vitamina D svolge un ruolo di fondamentale importanza anche in questi ambiti.

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Si verifica sicuramente una carenza di vitamina D non solo quando l’esposizione al sole non è sufficiente, ma anche quando non si consuma una quantità sufficiente di alimenti che contengono questa vitamina e quando i reni non convertono in modo adeguato la vitamina nella sua forma attiva dal punto di vista biologico. Tra i soggetti a rischio maggiore è possibile inserire i neonati che vengono allattati al seno, in quanto il latte materno è povero di questa vitamina D.

Inoltre, sempre tra i soggetti ad alto rischio si possono trovare gli anziani, in quanto la loro pelle non la sintetizza in modo corretto ed efficace, ma anche perché molti anziani non seguono una corretta alimentazione. Infine, le persone che hanno la pelle scura sintetizzano meno questa vitamina, così come altre persone che sono affette da condizioni che non permettono il corretto assorbimento attraverso l’alimentazione, come il morbo di Crohn, celiachia, malattie del fegato e fibrosi cistica.

Cibi ricchi di vitamina D

Al fine di evitare una carenza di vitamina D, è necessario seguire una dieta che sia ricca di alimenti che contengono tale vitamina: purtroppo, però, sono pochi gli alimenti che ne sono particolarmente ricchi. Tra questi alimenti è possibile menzionare i pesci grassi come sgombro, salmone e tonno, il fegato di manzo, il burro, i formaggi grassi, il tuorlo d’uovo e in parte minuscola anche i funghi.

Tuttavia, al giorno d’oggi, è possibile trovare sugli scaffali di moltissimi supermercati numerosi prodotti fortificati, ovvero prodotti ai quali sono stati aggiunti vitamine nel corso della loro preparazione. Sono davvero pochi gli alimenti ai quali si può fare affidamento per ottenere delle adeguate quantità di vitamina D, e per questa ragione c’è bisogno di affidarsi anche ad altre soluzioni, come l’esposizione al sole ed il consumo di integratori.

Alimenti con Vitamina DConcentrazione ug/100g
Tonno16
Cernia19
Aringa11
Pesce Spada11
Tuorlo d’Uovo4,9
Funghi4

In farmacia, su internet ed anche in moltissimi supermercati è possibile trovare degli integratori di vitamina D: essi rappresentano sicuramente un ottimo supporto per il corpo. Tuttavia, così come funziona per gli altri farmaci e per tutti gli integratori, è necessario chiedere il parere del proprio medico ed assumerli solamente in caso che i sintomi della propria carenza da vitamina D siano accertati.

Attenzione agli integratori

Gli integratori che contengono vitamina D sono sicuramente ottimi quando si ha una carenza, ma bisogna assumerli solamente una volta che si sono scoperte quali sono le cause della propria mancanza di vitamina. Essi vanno assunti seguendo quelle che sono le indicazioni riportate sulla confezione oppure seguendo il parere del proprio medico, in quanto un’assunzione eccessiva potrebbe causare diverse conseguenze.

carenza vitamina d sintomi

Tra le più comuni conseguenze di un’eccesso di tale vitamina è possibile menzionare il vomito, la nausea, la costipazione, la debolezza, la perdita di appetito, il prurito, un aumento della sete, la confusione, l’aumento nella minzione, la tachicardia, la perdita di peso o problemi con i reni. Infine, così come molti altri integratori, anche quelli a base di vitamina D non devono essere assunti contemporaneamente ad altri farmaci.

Tra questi farmaci si ricordino gli antiepulettici, in quanto riducono l’assorbimento della vitamina ed anche del calcio, il cortisone, perché interferisce con i livelli di zucchero nel sangue, farmaci per l’ipertensione, l’orlistat e prodotti per il colesterolo alto.